Descrizione

Bologna Nell’Instituto delle Scienze 1786

In folio. Pagine 1 carta bianca + XXIII + 204 + 1 carta bianca. Legatura coeva in mezza pelle. Titolo e fregi in oro al dorso. Piatti in carta marmorizzata. Tagli spruzzati. Vignetta incisa al titolo, numerosi frontalini, finalini e capilettera. Ritratto di Leonardo inciso entro medaglione. 19 tavole incise fuori testo da Pio Panfili, Girolamo Contoli, Giuseppe Rosaspina e G. Rosi. Lettera dedicatoria di Raphael Du Fresne Trichet, “Alla serenissima e potentissima Principessa Christina, per gratia di Dio Regina de’ Svedesi.”. Pregevole edizione (la prima, in francese e italiano, uscì nel 1651) di una delle più importanti fonti di storia dell’arte: pensieri e appunti autobiografici tratti dai manoscritti eseguiti da Leonardo a fine Quattrocento e riordinati e copiati verso il 1550 da un allievo lombardo, probabilmente Francesco Melzi, che nel 1519 aveva ereditato i manoscritti del Maestro. Il ”Trattato” è un programma della pittura leonardesca e insieme del nuovo gusto figurativo del Cinquecento del quale Leonardo anticipa alcuni tratti essenziali. Il “Trattato della Pittura” di Leon Battista Alberti ha frontespizio a stante, piccolo ritratto dell’Alberti inciso entro medaglione. Redatto dapprima in volgare nel 1435 e dedicato al Brunelleschi, ebbe una successiva versione latina. Alberti influenzò sul piano teorico l’intero Rinascimento, da Leonardo a Piero della Francesca, arrivando fino ai nostri giorni. Esemplare purtoppo con tracce d’umido passanti, ma nel complesso buonissima copia.